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Opere di Cirillo Grott

Guardia di Folgaria, Trento

Le opere lasciate in eredità da Cirillo Grott oggi sono un patrimonio della sua famiglia.
Parlare o trattare l'opportunità di acquisto di opere artistiche così fortemente legate alla storia di una famiglia e a una località significa affrontare un tema che va portato avanti nel rispetto, nell'amore e nella delicatezza.
Alcune opere appartengono definitivamente al cuore della famiglia, ai ricordi e rimarranno per essere viste e vissute da tutti coloro che visiteranno la Casa Museo di Cirillo Grott.
Per alcune altre, la famiglia Grott potrà accontentare i diversi collezionisti di pezzi d'arte importanti e aprire un dialogo con gli interessati.
In tutti questi casi, le opere sono legate comunque all'Amore. Perché per Amore sono state create e con Amore custodite, conservate.

La sua Casa accoglie e mostra il patrimonio artistico

17 luglio 2010, Guardia di Folgaria

Caro Cirillo,
eccomi immersa nella mole del tuo lavoro per portare alla luce il tuo percorso artistico, il tuo pensiero, il tuo cuore. L'offerta di una vita intera dedicata all'Arte.
Io sono piena di gioia, mio caro, perché a vent'anni dalla tua dipartita c'è stata proposta questa bellissima e ampia esposizione per onorare la tua memoria.

"Anch'io sono molto contento e sarò presente. Mi compiaccio per la scelta delle opere in catalogo, permette di conoscere l'impegno che ho profuso in tutta la vita, dedicata, pur con molti sacrifici, ad esprimere la verità, la bellezza, la libertà; tu lo sai, Sandra, come la mia ricerca sia sempre stata l'Amore. In tutte le sue espressioni! Amando te, Sandra mia, ho rappresentato e offerto la mia visione e il mio sentire, la donna come donna in se stessa: amica, compagna, madre, amante.

Attraverso questa nostra intesa, ho reso gloria a Dio, scolpendo il legno, a volte immerso nella natura stessa, dando forme lievi ad un tronco come quella volta in cui scolpii la maternità là nella neve, con -10°C ed un vento gelido che toglieva il fiato. Erano "i giorni della merla", nel 1983. Ma io vidi in quell'albero la madre reggere il suo bambino con delle grandi mani. Mi prese un fuoco dentro: dovevo darle forma così come la vedevo sul posto e cominciai dalle mani. Continua, Sandra, a portare avanti il mio pensiero come ti dissi quando ci conoscemmo: la mia è una missione, è come fare il prete. Perché l'Arte non si fa da sé, l'Arte è l'espressione della creatività Divina che talvolta l'uomo cattura e rende sua, ma è Lui il grande Maestro...

Sandra